Il 17/7/2018 l’Unione europea e il Giappone hanno concluso positivamente i colloqui sull’adeguatezza reciproca, convenendo di riconoscere come “equivalenti” i rispettivi sistemi di protezione dei dati. In futuro i dati potranno quindi circolare in modo sicuro tra l’UE e il Giappone.
Ciascuna parte avvierà ora le procedure interne per l’adozione della decisione di adeguatezza. Per l’Unione europea, queste prevedono l’ottenimento del parere del comitato europeo per la protezione dei dati e il via libera di un comitato composto di rappresentanti degli Stati membri dell’UE. Una volta terminata la procedura, la Commissione adotterà la decisione di adeguatezza sul Giappone.
L’accordo sull’adeguatezza reciproca creerà il più grande spazio al mondo di trasmissione sicura dei dati, sulla base di un livello elevato di protezione dei dati personali. I cittadini europei i cui dati personali saranno trasferiti in Giappone beneficeranno di una protezione dei dati forte, in linea con le norme dell’UE. L’accordo inoltre andrà a completare l’accordo di partenariato economico UE-Giappone, e le imprese europee potranno beneficiare del flusso senza ostacoli di dati con il Giappone, partner commerciale fondamentale, e dell’accesso privilegiato ai 127 milioni di consumatori giapponesi. Con questo accordo, l’UE e il Giappone affermano che, nell’era digitale, la promozione di norme elevate di tutela della vita privata e la facilitazione del commercio internazionale vanno di pari passo. A norma del regolamento generale sulla protezione dei dati, una decisione di adeguatezza è il modo più diretto per garantire la sicurezza e la stabilità dei flussi di dati.
L’accordo concluso prevede il riconoscimento reciproco di un livello equivalente di protezione dei dati da parte dell’UE e del Giappone. Una volta adottato, coprirà i dati personali scambiati a fini commerciali, assicurando che per tutti gli scambi sia applicato un livello elevato di protezione dei dati.*
Per rispettare le norme europee e proteggere i dati personali dei cittadini dell’UE, il Giappone si è impegnato a mettere in atto le seguenti garanzie supplementari prima che la Commissione adotti formalmente la decisione di adeguatezza:
- una serie di norme che forniscono alle persone nell’UE i cui dati personali sono trasferiti in Giappone garanzie supplementari che elimineranno alcune differenze tra i due sistemi di protezione dei dati. Queste garanzie supplementari rafforzeranno, ad esempio, la protezione dei dati sensibili, le condizioni alle quali i dati dell’UE possono essere successivamente trasferiti dal Giappone verso un altro paese terzo e l’esercizio dei diritti individuali di accesso e di rettifica. Queste norme saranno vincolanti per le imprese giapponesi che importano dati dall’UE e potranno essere fatte valere dall’autorità giapponese indipendente per la protezione dei dati e dalle autorità giurisdizionali giapponesi;
- un meccanismo di gestione dei reclami per l’esame e la risoluzione dei reclami proposti dai cittadini europei riguardo all’accesso ai loro dati da parte delle autorità pubbliche giapponesi. Questo meccanismo sarà gestito e controllato dall’autorità giapponese indipendente per la protezione dei dati.
La Commissione prevede ora di adottare la decisione di adeguatezza quest’autunno, secondo la procedura abituale:
- approvazione del progetto di decisione di adeguatezza da parte del collegio;
- parere del comitato europeo per la protezione dei dati, seguito da una procedura di comitato;
- aggiornamento della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo;
- adozione della decisione di adeguatezza da parte del collegio.
Parallelamente, il Giappone porterà a termine il riconoscimento dell’adeguatezza da parte sua.