La tecnologia Blockchain per tracciare la filiera dei prodotti alimentari

Si parte con  Carrefour Italia, che da settembre,  adotterà la tecnologia blockchain per tracciare in modo digitale, con informazioni dettagliate sull’intera filiera e facilmente accessibili ai consumatori,  i prodotti alimentari in distribuzione nei propri punti vendita. Il primo sarà il pollo allevato all’aperto e senza antibiotici, di cui sarà tracciata l’intera filiera, ovvero 29 allevamenti, due mangimifici e un macello. La seconda filiera interessata dalla tecnologia  blockchain sarà quella degli agrumi a marchio proprio.

I consumatori della catena francesce  potranno visualizzare tutte le informazioni attraverso un QR Code presente sulle confezioni dei prodotti e in questo modo potranno verificare le modalità con cui gli animali sono stati allevati e nutriti, e come i frutti sono stati coltivati. Delle vere e proprie  etichette digitali,che rappresentano una vera e propria carta d’identità del singolo prodotto, in grado di fornire informazioni sull’origine e sul viaggio che esso ha intrapreso, dalla coltivazione fino agli scaffali del supermercato mappando date, luoghi, edifici per bestiame, canali di distribuzione, potenziali trattamenti subiti, etc.

«L’evoluzione delle richieste del consumatore e la rinnovata attenzione alla provenienza dei prodotti della GDO impongono agli operatori del settore un impegno sempre maggiore verso la trasparenza delle informazioni, spiega in un comunicato Stéphane Coum, Country Manager Carrefour Italia. «La tecnologia blockchain è uno strumento fondamentale in questa direzione, poiché rappresenta un patto di fiducia tra Carrefour Italia e il cliente finale, che potrà verificare direttamente e in tempo reale le informazioni legate alla filiera del prodotto, dall’origine sino all’arrivo al punto vendita».

L’utilizzo della blockchain è parte della strategia avviata nel 1992 in Francia e nel 2001 in Italia, che ha introdotto il marchio Carrefour “Filiere Qualità” ed è uno degli strumenti che il Gruppo francese sta implementando per raggiungere l’obiettivo di lungo periodo, inserito nel piano strategico Carrefour 2022, di diventare leader mondiale nella transizione alimentare.

La supply chain agrifood è molto articolata e comprende agricoltori, trasformatori, logistica, distributori e retail.  Grazie all’impiego della blockchain, i prodotti possono essere monitorati in tempo reale durante tutto il loro percorso di vita, apportando vantaggi sia ai produttori che ai consumatori in termini di sicurezza alimentare.

CHE COS’E’ LA TECNOLOGIA BLOCKCHAIN?

La blockchain, in italiano “catena di blocchi”, può essere semplificata come un processo in cui un insieme di soggetti condivide risorse informatiche (memoria, CPU, banda) per rendere disponibile alla comunità di utenti un database virtuale generalmente di tipo pubblico (ma esistono anche esempi di implementazioni private) ed in cui ogni partecipante ha una copia dei dati.

Alcuni la definiscono la “nuova generazione di Internet”, o meglio ancora è la Nuova Internet. Si ritiene che possa rappresentare una sorta di Internet delle Transazioni. E per coloro che guardano oltre al concetto di transazione la Blockchain può rappresentare la Internet del Valore.

L’utilizzo di un protocollo di aggiornamento ritenuto sicuro dalla comunità degli utenti e di tecniche di validazione crittografiche genera la reciproca fiducia dei partecipanti nei dati conservati dalla blockchain, che la rende comparabile ai “registri” gestiti in maniera accentrata da autorità riconosciute e regolamentate (banche, assicurazioni ecc.)

Al di là del concetto di transazione e di valore la blockchain è la rappresentazione digitale di quattro concetti:

  1. decentralizzazione
  2. trasparenza
  3. sicurezza
  4. immutabilità

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